Giappone, Tokyo - Showroom Ambiente (architetto Aldo Rossi con Morris Adjami): facciata - Vicolo - Palazzi
Showroom Ambiente (Jasmac Aoyama) di Aldo Rossi con Morris Adjami, 1989-1990. "Lo showroom si trova in una delle più belle zone di Tokyo con giardini e colline che, al contrario dell'immagine che gli europei hanno di Tokyo, mi ricordano Roma. L'edificio Ambiente che abbiamo cercato di inserire come parte di questa Tokyo: un'architettura con le proprie caratteristiche, ma nel contempo legata all'ambiente circostante. La facciata è un simbolo che ricorre in altre architetture, un'impostazione classica che è quasi ricordo di un mondo diverso accentuata dalla parete di azzurro brasiliano come uno sfondo esotico. Prevalgono i legni rossi dell'Oriente, il rosso imperiale e poi i metalli e altri materiali che introducono ai mobili e agli oggetti di Ambiente. Anche qui vi sono mobili italiani della ditta Molteni e della Unifor, e mobili da me disegnati e a cui tengo molto [...]" (fonte: https://www.fondazionealdorossi.org/opere/1980-1989/showroom-ambiente/ consultazione: 2021/09/09)
Sequenza/ portfolio ideata da Stefano Graziani tra il 2021 e il 2023 e composta da 16 immagini, selezionate dall'autore, realizzate dal 2016 e 2022. Ogni singola stampa è inserita all'interno di una cartella espositiva in cartoncino con foglio di acetato trasparente adatta all'esposizione in piano. "Ho organizzato una sequenza di fotografie che ho ordinato per cronologia di contenuto, mostrano un'evoluzione. Sono generati dall'attrazione verso l'archeologia, verso l'atlante, la raccolta e le accumulazioni. In questa brevissima descrizione tralascio la parola archivio. Queste fotografie sono dei viaggi, documentano degli incontri. Sono la parte che sfugge al progetto. Documentano esattamente questo. Incontri inaspettati in momenti nei quali in teoria stavo pensando ad altro. Questo è l'aspetto che più mi entusiasma del documento e della fotografia, poter essere indizio per decifrare le nostre scelte. Il documento come verifica rimane inappropriabile. Tutte queste fotografie sono prove, prove in quanto verifiche e prove in quanto tentativi. Queste fotografie hanno l'architettura come contenuto comune ma non descrivono spazi, piuttosto delle azioni. Sono una cronologia evolutiva libera alla quale si possono aggiungere nuove fotografie. Le didascalie, quanto più precise possibile sono parte del progetto. Descrivono le caratteristiche dell'oggetto stampato, luogo e tempo della fotografia." (Stefano Graziani, 2021) "Ho fatto le fotografie che fanno parte di questo lavoro in momenti diversi e in luoghi diversi, senza uno specifico tema da indagare, non sono fotografie che dall'inizio dovevano essere parte di una serie. Queste fotografie sono una mia risposta possibile alla domanda cosa sia o come si possa guardare il paesaggio; aggiungo che è una risposta che potrebbe modificarsi nel tempo. Il titolo di questo lavoro, è Una breve storia del mondo (con alcune limitazioni), è un lavoro aperto che potrà essere ampliato. Ho sempre pensato possibile che le fotografie possano trovare spazio all'interno di diversi progetti che mi appartengono; a volte i progetti che pensiamo conclusi possono portarci verso nuove direzioni anche dopo molto tempo, considerarli incompleti cii lascia sempre una possibilità estenderli e nel caso di migliorarli." (Stefano Graziani, 2023)
Stefano Graziani (Bologna, 1971) si muove al confine tra la fotografia, l'arte e l'architettura. I suoi lavori sono stati esposti in Italia e all'estero da istituzioni culturali quali la Fondazione Prada a Milano, la Biennale di Venezia e Manifesta; ... SCHEDA AUTORE
L'insieme denominato Raccolta antologica accoglie opere fotografiche (quasi sempre singole fotografie, talvolta serie) e video (Marina Ballo Charmet, Mario Cresci, Hans van der Meer) di autori diversi, sia italiani che stranieri. Comprende una sezion... SCHEDA FONDO