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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio

notizie 2003 - 2018

Il duo piacentino, Paola Dellavalle e Fulvio Guerrieri, esplora da sempre il concetto di serie, dandosi ad ogni lavoro delle rigide regole procedurali, che devono essere seguite nella produzione fotografica e nella ripartizione progressiva delle immagini ottenute. In "Black Homes", progetto presentato alla Biennale d'Arte di Venzia del 2011, Dellavalle/ Guerrieri corrono un rischio alto, perché vanno, come gli ormai tradizionali "turisti dell'orrore", proprio in quei luoghi che la cronaca ha reso mitici. Però, invece di portarsi a casa un macabro souvenir "personalizzato", cercano di dare la visione la più oggettiva possibile dell'edificio che hanno davanti - e per questo si attengono scrupolosamente a delle regole di inquadratura sempre uguali: niente contrasti di luce, niente cielo, ripresa il più possibile frontale, in una parola niente interpretazione. In questo rosario di villette fotografate allo stesso modo, perciò, ognuna agisce come il famoso "significante vuoto" della psicoanalisi - ciascuna potrebbe aver assistito al delitto compiuto in un'altra, oppure a niente, e alla fine Cogne equivale a Montecchio di Crosara, Garlasco a Limidi di Soliera, Compignano a Novi Ligure o a Brescia. Nella mostra collettiva SUBURBIA - Periferie nel territorio nella mente nella comunicazione curata da Marinella Paderni e Marco Senaldi, tenutasi nel 2004 nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia è presente un particolare lavoro del duo piacentino. Questa ricerca di Paola Dallavalle e Fulvio Guerrieri nasce dalla riflessione su una particolare tipologia di ville mono/bifamiliari che in questi ultimi anni trova più spazio nei quartieri limitrofi dei centri urbani. Queste costruzioni sono il frutto di scelte estetiche molto lontano da qualsiasi dettame di architettura colta, e testimoniano come, progettisti da un lato e committenti dall'altro, si rifacciano esplicitamente al linguaggio dell'architettura contemporanea, arrivando però ad una totale omologazione di elementi che diventano, quindi, comuni e ricorrenti. L'indagine fotografica dei due artisti è partita dalla Lombardia per spostarsi, successivamente, in altre regioni e città italiane, compreso Reggio Emilia, con il duplice intento di documentare una tipologia abitativa oggi estremamente popolare e diffusa e di riflettere su un modello architettonico che diventa anche status simbol sociale ed economico. Molto interessante è notare la spontaneità di linguaggio architettonico espresso da tutte queste abitazioni che nasce senza regole precise o imposte da piani regolatori e, rifacendosi a citazioni postmoderne eclatanti, contribuisce a creare elementi visivi e compositivi ricorrenti, tanto che essi stessi danno origine ad un'autonomia stilistica rintracciabile in luoghi anche geograficamente molto distanti fra di loro. Dallavalle e Guerrieri hanno scattato circa 900 fotografie nel nord Italia, utilizzando sempre la stessa inquadratura leggermente laterale, ad una distanza pressoché identica dal soggetto; proiettate in loop queste immagini, si susseguono con un ritmo costante che arriva ad identificare un soggetto unico, omologato, un modello di abitazione che diventa il prototipo di sogni ed ambizioni umane. La catalogazione di queste immagini sottende uno sguardo critico che contrasta in parte con un immaginario sempre più televisivo e massmediatico. Loro opere sono state esposte in altre mostre come:
COVER TEORY - L'arte contemporanea come re-interpretazione a cura di Marco Senaldi, Officina della Luce Palazzo Ex ENEL (Piacenza 2003); Alfabeto di periferia, Centro Culturale Cascina Grande di Rozzano (2006); Artifact, Mirafiori Galerie (Torino, 2008); Ripresa, Fondazione Lanfranco Baldi (Pelago, 2010); Intercettazioni, Placentia arte (Piacenza, 2012); The best for you, Placentia arte (Piacenza, 2013); Opere e progetti del Museo di Fotografia Contemporanea, La Triennale di Milano (2014), One Shot, Rocca Malatestiana (Fano, 2014); Festival di Fotografia Contemporanea, Gonzaga (2015); Trieste Photofestival (2015); Settima edizione di Centrale Fotografia, Fano (2015); Dummy - Photobook, Galleria Ceribelli (Bergamo, 2016); Milano Photo Week (2017 e 2018); Profondo Giallo, Piacenza (2018).

Fonte: http://www.dallavalleguerrieri.com/ (2020/04)

IMMAGINI da 1 a 8
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Montecchia di Crosara, Dalla serie "case degli assassinii"
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Novi Ligure, Dalla serie "case degli assassinii"
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Brescia, Dalla serie "case degli assassinii"
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Garlasco, Dalla serie "case degli assassinii"
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Limidi di Soliera, Dalla serie "case degli assassinii"
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Compignano di Marsciano, Dalla serie "case degli assassinii"
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Cogne, Dalla serie "case degli assassinii"
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Dallavalle, Paola/ Guerrieri, Fulvio
Avetrana, Dalla serie "case degli assassinii"