Maniero, Stefano
Tavolo_a

Italia, Bologna (BO), 08/03/2020 - 01/06/2020

Refocus1: L'opposto della verità è un'altra verità. Italia del lockdown - Pandemia: covid-19 - Bologna - Area pubblica, giardino - Tavolo in legno con nastro segnaletico: divieto - Evasione - Invisibile - Urbano

didascalia dell'autore stampata sul recto della stampa: "Degrado in area pubblica. In attesa d'intervento della manutenzione comunale. // Giochi e panchine nei parchi pubblici vengono transennati per evitare contagi di Coronavirus." (Stefano Maniero)

DATI TECNICI
DALLA SERIE
L'opposto della verità è un'altra verità

La serie "L'opposto della verità è un'altra verità", realizzata da Stefano Maniero nel 2020, è stata selezionata nell'ambito del bando REFOCUS #1. Open call fotografica sul territorio italiano all'epoca del lockdown, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura (allora MiBACT) in collaborazione con Triennale Milano e Museo di Fotografia Contemporanea nell'aprile - giugno 2020. La call aveva l'obiettivo di individuare 20 progetti fotografici realizzati da artisti under 40 durante l'emergenza sanitaria di Covid-19. Il progetto solleva l'attenzione sulla "rimessa a fuoco" della realtà, in seguito agli effetti che il confinamento ha avuto sulle coordinate spazio-temporali del vivere quotidiano e come questo abbia indirettamente trasformato la percezione della realtà stessa. "Il progetto "L'opposto della verità è un'altra verità" si basa sull'influenza che gli avvenimenti hanno sulla percezione della realtà. Le fotografie mostrano al fruitore i luoghi entro i 200 metri dalla mia abitazione, ponendo la questione sul "che cosa sto guardando?"; se avessimo vissuto un 2020 senza la diffusione del Coronavirus e non ci fosse stato un lockdown, il paesaggio ritratto avrebbe comunicato altro. Lo spazio urbano non è mai mutato, siamo noi che vestiamo di nuovi significati ciò che incrociamo con lo sguardo, come il profilo di una nuvola o il colore di una pianta. Quello che è stato vissuto nel periodo di chiusura stravolge la percezione delle immagini, le ancora e le porta su un piano visivo che comunica uno stato di allerta, ormai noto a tutti. Affiancando una doppia didascalia, le foto raccontano realtà differenti descrivendo due visioni: con e senza l'avvento della pandemia. I testi hanno orientamento opposto, ciò obbliga il fruitore a muovere la testa per poterli leggere, forzando fisicamente a cambiare punto di vista: a diverso sguardo otteniamo una diversa lettura della realtà." (Stefano Maniero) (fonte: sito Mufoco, consultazione 2021/11/10) ----------------------------------- "L'opposto della verità è un'altra verità" analizza l'influenza che gli avvenimenti hanno sulla percezione della realtà, mostrando come il mondo si vesta di nuovi significati in base all'esperienza, legata in questo caso alla pandemia. Le fotografie mostrano alcuni luoghi che si trovano nel raggio di 200 metri dall'abitazione dell'autore e portano il fruitore a interrogarsi su cosa si stia guardando. Tale visione ambivalente del mondo - ciò che è percepito nella straordinarietà della pandemia rispetto a quale sarebbe la percezione in una situazione ordinaria - è indicata nelle due didascalie, di orientamento e di senso opposto, che accompagnano le immagini. (fonte: Almanac of Suspension, p. 338)

AUTORE
Maniero, Stefano

Stefano Maniero (Pordenone 1989). Sceglie l'ISIA di Urbino dove si lega a doppio filo al mondo della fotografia e si specializza in Fotografia dei Beni Culturali. A Bologna nel 2015, instaura un contatto con il mondo dell’arte, collaborando soprattut... SCHEDA AUTORE

FONDO
Refocus

Il fondo REFOCUS è costituito dalle stampe realizzate da quaranta giovani fotografi, individuati tramite selezione pubblica, che hanno saputo interpretare esperienze, situazioni e stati d'animo durante i mesi della pandemia da Covid-19. Le immagini r... SCHEDA FONDO