Iacolutti, Giulia
Inscape

Italia, Udine (UD), 2020/03/00 - 2020/05/00

Refocus1: Inscape. Italia del lockdown - Pandemia: covid-19 - Ospedale: interno - Ambulatorio - Macchinario per l'ecografia - Maternità, gravidanza

DATI TECNICI
DALLA SERIE
Inscape

La serie "Inscape", realizzata da Giulia Iacolutti nel 2020, è stata selezionata nell'ambito del bando REFOCUS #1. Open call fotografica sul territorio italiano all'epoca del lockdown, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura (allora MiBACT) in collaborazione con Triennale Milano e Museo di Fotografia Contemporanea nell'aprile - giugno 2020. La call aveva l'obiettivo di individuare 20 progetti fotografici realizzati da artisti under 40 durante l'emergenza sanitaria di Covid-19. Il progetto solleva l'attenzione sulla "rimessa a fuoco" della realtà, in seguito agli effetti che il confinamento ha avuto sulle coordinate spazio-temporali del vivere quotidiano e come questo abbia indirettamente trasformato la percezione della realtà stessa. "L'11 marzo 2020 l'Italia si fermava. L'11 marzo io entravo nella mia dodicesima settimana di gravidanza. La vita non si sarebbe fermata. Come da decreto, rispettai le prescrizioni e decisi di uscire solo per 'situazioni di necessità', così segnavo nel modulo di autocertificazione le visite ostetriche. Sono quarantatré i km che dividono casa mia dall'ospedale; è una clinica tra le Alpi carniche, per arrivarci si percorre una strada che si snoda lungo il fiume Tagliamento. I luoghi, guardati attraverso il finestrino durante i cinquanta minuti di macchina, diventavano così parte di un paesaggio interiore che prendeva reale forma solo nell'addome, in continua mutazione. A fianco a me il mio compagno. Seduta sul sedile posteriore, mi scortava fino all'entrata dell'ospedale per poi aspettare nel parcheggio: ai padri non era permesso entrare. I soli paesaggi che potevamo scrutare erano allora i nostri corpi, alla ricerca del futuro nell'osservazione dei tratti somatici dell'uno e dell'altra, scorgendo nelle misure ecografiche la prova di un tempo che scorreva. Il 4 maggio il ventre era diventato la collina su cui correre e, i nostri occhi, laghi lucidi colmi di una speranza volta non alla difesa di uno stile di vita, ma della vita stessa." (Giulia Iacolutti) (fonte: comunicazione autore, 2021, questionario artisti) ----------------------------------- "Inscape" racconta l'esperienza personale dell'autrice nel vivere la sua gravidanza durante il periodo più duro della pandemia. "L'11 marzo 2020 l'Italia si fermava. L'11 marzo io entravo nella mia dodicesima settimana di gravidanza: la vita non si sarebbe fermata". I luoghi osservati dal finestrino durante i 50 minuti di macchina che la dividevano dalla clinica in cui si recava con il suo compagno per le visite mediche si sovrapponevano al paesaggio interiore che prendeva forma reale nel suo corpo:"Il 4 maggio il ventre era diventato la collina su cui correre e, i nostri occhi, laghi lucidi colmi di una speranza volta non alla difesa di uno stile di vita, ma della vita stessa". (fonte: Almanac of Suspension, p. 335)

AUTORE
Iacolutti, Giulia

Giulia Iacolutti (Cattolica (RN) 1985) è fotografa e artista visiva. Si dedica principalmente a progetti di arte relazionale attinenti all'identità e alle tematiche di genere. Oltre alla fotografia, utilizza differenti linguaggi e supporti (video, au... SCHEDA AUTORE

FONDO
Refocus

Il fondo REFOCUS è costituito dalle stampe realizzate da quaranta giovani fotografi, individuati tramite selezione pubblica, che hanno saputo interpretare esperienze, situazioni e stati d'animo durante i mesi della pandemia da Covid-19. Le immagini r... SCHEDA FONDO