Paladini, Mattia
Confine di Stato Italia-Francia 2020

Italia (AO), 31/05/2020

Refocus1: Lockdown in Valle d'Aosta. Italia del lockdown - Pandemia: covid-19 - Valle d'Aosta: Courmayeur - Confine: frontiera - Strada bloccata: barriere Jersey, nastro segnaletico - Bandiera italiana - Montagna

DATI TECNICI
DALLA SERIE
Lockdown in Valle d'Aosta

La serie "Lockdown in Valle d'Aosta", realizzata da Mattia Paladini nel 2020, è stata selezionata nell'ambito del bando REFOCUS #1. Open call fotografica sul territorio italiano all'epoca del lockdown, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura (allora MiBACT) in collaborazione con Triennale Milano e Museo di Fotografia Contemporanea nell'aprile - giugno 2020. La call aveva l'obiettivo di individuare 20 progetti fotografici realizzati da artisti under 40 durante l'emergenza sanitaria di Covid-19. Il progetto solleva l'attenzione sulla "rimessa a fuoco" della realtà, in seguito agli effetti che il confinamento ha avuto sulle coordinate spazio-temporali del vivere quotidiano e come questo abbia indirettamente trasformato la percezione della realtà stessa. "In due mesi il SARS-COV-2 dalla Cina ha raggiunto l'Europa e poi tutto il Mondo. Sabato 21 Marzo l'Italia entra completamente nella fase di Lockdown serrato fino al 3 Maggio 2020. La Val d'Aosta arroccata sulle sue montagne, è un luogo impervio e difficile, con la densità di popolazione più bassa d'Italia, 38 abitanti per chilometro quadrato, che al termine della "fase 1" conta 11.421 casi positivi e 38 decessi per COVID-19. Da millenni la Vallée d'Aoste è zona di transito e via di comunicazione con i paesi oltralpe grazie a due valichi Alpini antichissimi e due più moderni trafori. Il Colle del Piccolo San Bernardo situato a 2.188m è corridoio naturale tra Francia e Italia. Nel 1715 i pastori valdostani eressero una barriera sanitaria per proteggersi dall'epidemia che stava imperversando la Savoia. Il passo del Grand San Bernardo apre un passaggio verso la Svizzera a 2.473m, incastonato tra il Grand Combin e il Massiccio del Monte Bianco, è tappa della via Francigena che per secoli ha visto pellegrini e crociati procedere verso Roma e verso i porti per la Terra Santa. Durante le epidemie di peste (XVI, XVII) e quelle di tifo colera, gli abitanti del luogo eressero posti di blocco per evitare il transito dei contagiati. Le Alpi fungono da vero e proprio scudo per questa Valle, qui la natura raggiunge forme e bellezze incontaminate, ma come noi esseri umani, anche il nostro pianeta sta soffrendo. I ghiacciai Alpini appaiono feriti e stremati in attesa della loro scomparsa. Nei mesi di lockdown la flora e la fauna si sono mostrate fin dentro le zone più antropizzate, mentre noi restavamo chiusi nelle nostre abitazioni e nelle nostre preoccupazioni. Siamo stati esclusi dalla Terra, che ha potuto respirare la sua innata libertà. La quarantena ha mostrato i limiti del nostro modo di vivere contemporaneo, l'idea che l'uomo ha modificato e sfruttato troppo il nostro habitat naturale." (Mattia Paladini) (fonte: comunicazione autore, 2021, questionario artisti) ----------------------------------- "Lockdown in Valle d'Aosta" documenta i confini visibili e invisibili, territoriali e mentali, che si generano nel momento in cui la libertà di spostamento è impedita dall'epidemia di Covid-19. Le fotografie sono realizzate lungo le frontiere della Valle d'Aosta, regione che per secoli ha visto transitare persone e popolazioni attraverso le sue montagne, mettendo i suoi abitanti in contatto con culture differenti. Per l'autore "le frontiere tra Italia, Francia e Svizzera assomigliano a monumenti abbandonati, sospesi nel tempo e nello spazio. Il Monte Bianco, con i suoi ghiacciai malati, è lo specchio dell'epoca climatica contemporanea. Il silenzio invita alla riflessione e all'osservazione di quello che ci circonda". (fonte: Almanac of Suspension, p. 344)

AUTORE
Paladini, Mattia

Mattia Paladini (Ivrea 1988) vive da sempre in Valle d'Aosta, regione alpina le cui montagne e atmosfere hanno determinato il suo modo di concepire la fotografia, focalizzando il suo lavoro sui sentimenti umani in relazione al paesaggio naturale. La ... SCHEDA AUTORE

FONDO
Refocus

Il fondo REFOCUS è costituito dalle stampe realizzate da quaranta giovani fotografi, individuati tramite selezione pubblica, che hanno saputo interpretare esperienze, situazioni e stati d'animo durante i mesi della pandemia da Covid-19. Le immagini r... SCHEDA FONDO