Autore 

Streuli, Beat

Altdorf, 1964

Beat Streuli, nato in Svizzera nel 1957, ha frequentato la scuola d'arte a Basilea e Zurigo e a Berlino, dove ha vissuto per la maggior parte degli anni Ottanta. Durante i suoi studi d'arte si è concentrato sulla pittura astratta e sull'installazione, influenzato principalmente dall'arte minimalista e concettuale americana. Verso la fine del decennio, vince le borse di studio presso la Cité des Arts e la Fondation Cartier di Parigi, seguite dall'Istituto Svizzero di Roma, soggiornando nelle due capitali dove riscopre la passione per la fotografia e la figurazione. Negli anni Novanta si trasferisce a Düsseldorf. In concomitanza con il riconoscimento della fotografia nelle arti visive, in particolare le immagini di grande formato prodotte dagli studenti di Bernd e Hilla Becher presso l'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf sviluppa il suo personale stile, una forma di fotografia di strada personalizzata. Inizialmente in piccolo formato in bianco e nero, le sue immagini si sono sviluppate su una scala più ampia, in particolare sotto forma di proiezioni di diapositive monumentali. Queste opere sono state esposte per la prima volta alla PS1 di New York City, dove trascorre diversi anni decisivi. Succesivamente le prime mostre in musei e gallerie, tra le principali: Kunstmuseum di Lucerna (1993); "New Photography" al MoMA di New York (1993); mostra personale presso ARC / Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris (1996). Da quel periodo in poi, nei suoi lavori appaiono cartelloni pubblicitari e altre forme di installazioni nello spazio pubblico. Immagini trasparenti integrate in facciate in vetro, una tecnica completamente sviluppata per la prima volta per una mostra personale al MACBA di Barcellona nel 1998, continuano ad essere una delle sue modalità di presentazione preferite anche oggi. In questo periodo il suo lavoro guadagna popolarità su scala globale. Partecipa alle biennali di Sydney, Johannesburg e Gwangju ed espone in molte città europee come Londra, Amsterdam e Torino, ma anche in Giappone e negli Stati Uniti. A partire dal 2000, il lavoro di Streuli, precedentemente incentrato sugli abitanti e sul quotidiano nelle città per lo più occidentali, divenne più complesso. La sua partecipazione alle biennali di Sharjah, Yokohama e Singapore, e i suoi progetti in India, Africa, Sud America e Vicino ed Estremo Oriente (un muro di immagini lungo 160 metri eretto nel deserto all'ingresso della città storica di Petra, in Giordania) lo conducono ad una riflessione sulla globalizzazione e sui relativi conflitti. Man mano che Zurigo e Bruxelles diventano le sue basi europee, si interessa sempre più alla presenza di culture non occidentali nel tessuto sociale europeo. La sua pubblicazione BXL, fotografie realizzate nel quartiere Molenbeek di Bruxelles, testimonia questo cambiamento nella sua pratica. Streuli ha insegnato dal 2012 al 2018 presso la ZHdK University of Fine Arts di Zurigo. Le sue nuove produzioni, che spesso oscillano tra immagini fisse e in movimento, sono create attraverso una vasta gamma di media digitali e tradizionali. Continua a concentrarsi sugli abitanti delle città ma anche sulle città come concetto urbano e architettonico e recentemente ha spesso lavorato al di fuori delle metropoli globali, in periferia e città più piccole. Ha sviluppato installazioni permanenti e temporanee su larga scala nello spazio pubblico, sperimentando forme più pittoriche ma non abbandonando un certo stile documentario. Le sue immagini riflettono la realtà sempre più eterogenea del mondo di oggi senza forzare una specifica lettura sociopolitica sullo spettatore.

Fonte: www.beatstreuli.com/about/ (2020/04)

UNA IMMAGINE
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Streuli, Beat
Cinisello Zara 11